martedì 29 aprile 2014

Ordinanza anti-solidarietà :: Flavio Tosi risponde al nostro mailbombing


Ecco la risposta del sindaco Flavio Tosi al nostro mailbombing "FUORI GLI INDEGNI dall'amministrazione della città di Verona!"

A Verona per chi ha bisogno d’aiuto, le fasce più deboli, i poveri e anche la povertà estrema, sia attraverso il Comune sia attraverso la Caritas, le associazioni caritatevoli, i privati cittadini, Fondazione Cariverona, la risposta c’è e l’ordinanza cui Lei si riferisce senza probabilmente averla letta, distorta ampiamente nel suo significato dal sistema mediatico e politico, vieta di portare cibo ai senza fissa dimora, solo per motivi di convivenza civile e decoro, in alcune limitate aree del centro storico. Non credo che l'essere caritatevoli significhi violare le regole del viver civile e della convivenza civile e trovo quindi del tutto fuori luogo le polemiche pretestuose contro un provvedimento che non vieta in assoluto di rifocillare persone senza fissa dimora, ma vuole solo evitare che tale attività benefica e meritevole venga svolta in luoghi e con modalità che offendano il decoro dei residenti e dei turisti e limitino la loro fruibilità del cuore storico e artistico della nostra città. D'altra parte nulla vieta alle persone più caritatevoli di offrire ai senza fissa dimora la possibilità di consumare un pasto nella propria dimora oppure di dormire e espletare le funzioni fisiologiche nel proprio giardino anziché sotto case e occhi altrui. Ricordo comunque che Verona, in fatto di accoglienza, non è seconda a nessuno: il Comune spende poco meno di un milione di euro l'anno per soccorrere le persone senza fissa dimora e i casi di povertà estreme e che nel 2013 ha aumentato di circa il 25 per cento i posti letto a loro disposizione. Vi sono però persone sulle quali è difficile intervenire perché per scelta spesso vivono in strada, non vogliono andare al dormitorio, fanno una scelta di vita diversa per tanti motivi. Il problema è diventato il loro numero eccessivo, insostenibile (oltre una ventina di presenze, quotidiane e costanti, che vivevano nei giardini creando un problema di convivenza) nella zona intorno a piazza Indipendenza, piazza Viviani, Cortile mercato Vecchio, vale a dire nel cuore della città. L’ordinanza del Sindaco è stata fatta perché i residenti, i turisti hanno inviato mail, telefonate e segnalazioni fotografiche di situazioni di degrado. Abbiamo deciso di non dare assistenza in quei luoghi perché in quei luoghi è incompatibile con le caratteristiche di città d’arte, da una parte, ma soprattutto con la convivenza civile di un giardino pubblico dove vanno i bambini dove ci sono aree pic-nic e quindi dove non è possibile quel tipo di presenza. Il provvedimento varrà fino alla fine di ottobre perché è stato studiato pensando che quando ci sarà l’emergenza freddo, come è sempre stato, a Verona si accolgono nelle strutture idonee anche i clandestini perché quando c’è freddo una persona non deve essere messa nelle condizioni di rischiare la salute o la vita. In un momento come questo in cui non c’è l’emergenza freddo, solo in quella zona, c’è il divieto di dare il pasto per strada, che significherebbe far permanere la persona lì tutto il giorno con tutta una serie di conseguenze intollerabili dal punto di vista igienico sanitario. L’assistenza di ogni altro genere altrove è comunque garantita, il problema è in quei luoghi. 
Flavio Tosi
Sindaco di Verona

Nessun commento:

Posta un commento