mercoledì 30 aprile 2014

Ordinanza anti-solidarietà :: Lettera aperta a Flavio Tosi / Le spiegazioni del Sindaco non ci convincono


Con questa richiesta è partito il mail bombing lanciato dalla lista “L'Altra Europa con Tsipras” - Comitato di Verona - contro l'ordinanza del sindaco Tosi che vieta di distribuire alimenti ai senza fissa dimora. Mail bombing virtuale che ha decisamente colpito nel segno!

Il sindaco ha ricevuto le nostre continue mail negli ultimi giorni e si è pure premurato di rispondere. Ma le sue risposte non solo non ci hanno convinto, ma hanno rafforzato la nostra indignazione per quanto accaduto. È per questo che ora rispondiamo, pubblicamente, con una lettera aperta al sindaco Tosi.

Invitiamo tutti coloro che hanno risposto al nostro appello ad inviare questa risposta comune, pubblica e necessaria. La risposta la trovate di seguito.

Invia una e-mail ai membri di GIUNTA:
giunta@comune.verona.itsindaco@comune.verona.itsegreteria.sindaco@comune.verona.itstefano_casali@giunta.comune.verona.itass.benetti@giunta.comune.verona.itenrico_corsi@giunta.comune.verona.itantonio_lella@giunta.comune.verona.itanna_leso@giunta.comune.verona.itpierluigi_paloschi@giunta.comune.verona.itluigi_pisa@giunta.comune.verona.itenrico_toffali@giunta.comune.verona.it,

ai CAPIGRUPPO CONSILIARI:
massimo_piubello@consiglio.comune.verona.itciro_maschio@consiglio.comune.verona.itleganord@consiglio.comune.verona.itbarbara_tosi@consiglio.comune.verona.itpresidente@consiglio.comune.verona.it, gli altri capigruppo sono QUI,

e in copia CC a:
redazione@telepace.nettgrveneto@rai.itcorrierediverona@corriereveneto.itredazione@larena.itansa.venezia@ansanet.itredazione@veronasera.itredazione@telenuovo.itredazione@telearena.it e in copia CCn a: petrella.altraeuropa@gmail.comveronapertsipras@gmail.com.

Oggetto: Lettera aperta al sindaco Flavio Tosi

Signor Sindaco
abbiamo ricevuto le sue risposte alla nostra "mail bombing" e dobbiamo riconoscere che un politico scaltro come lei non si trova facilmente. La sua abilità nel superare le difficoltà che incontra sulla strada è senza uguali. 
Come abbiamo fatto a non capire che la storia dell'Ordinanza non è stata che una formidabile trovata elettorale, non solo per guadagnare brandelli di consenso ormai sfilacciato, ma soprattutto per spostare i riflettori su ben altri scenari, perché ciò su cui s'è iniziato a far luce a Verona non le fa sicuramente piacere. E noi, come allocchi, siamo caduti nella sua trappola. Ci siamo indignati. Abbiamo protestato. Ci siamo stracciati le vesti. In questo modo, ancora una volta i media nazionali hanno parlato di lei alcuni positivamente altri male, ma in fondo non era appunto questo che voleva? 
Siamo stati così ingenui da credere che sindaco Tosi sia tanto sprovveduto da non saper distinguere tra decoro e cibo-bevande distribuiti ai bisognosi della strada, le due cose infatti stanno assieme come i cavoli a merenda, ma lei questo lo sa benissimo. 
Se infatti vogliamo parlare di decoro, dovremmo chiederci perché tutte le volte che transitiamo su Via Carducci rischiamo di rimanere in panne per le buche del fondo stradale. Perché mai, ad ogni acquazzone Via Torbido, Bassoacquar, i sottopassaggi della circonvallazione si trasformano in un lago? Non ci venga poi a raccontare che segnalazioni da parte di cittadini a proposito di schiamazzi, disturbo della quiete pubblica in ore notturne e sporcizia ad opera di balordi goliardi, dove i senza fissa dimora non centrano, non le sono mai pervenute! Per non parlare dell'assenza di servizi pubblici, tra cui servizi igienici in centro storico, che caratterizza la nostra città? 
Il suo stesso partito, la Lega Nord, non sembra molto sensibile al decoro pubblico, visto che ad ogni tornata elettorale non si fa scrupolo di affiggere adesivi e scritte ovunque, anche sulla segnaletica e la toponomastica stradale. 
Non ci risulta che a fronte di tutto ciò siano state emesse ordinanze specifiche. 
Che dire poi dei tanti episodi di violenza e di razzismo avvenuti nella nostra città negli ultimi anni? Delle ripetute manifestazioni di intolleranza e di squadrismo che hanno infelicemente reso famosa la nostra città? Proprio oggi, 30 maggio, ricorre l'anniversario dell'uccisione di Nicola Tommasoli in quella tremenda notte a Porta Leoni, quando una squadraccia ha ammazzato di botte un giovane colpevole di non aver offerto una sigaretta. Al posto di Nicola Tommasoli ci potevo essere io. Nicola è ognuno di noi. 
Cosa ha fatto lei, signor Sindaco, per contrastare e combattere la cultura dell'odio e della violenza? Quali ordinanze o provvedimenti sono stati emessi per risolvere questo problema di inciviltà ed ignoranza? Ora lei colpisce i poveri, i senza fissa dimora, colpevoli di quale reato? Protagonisti di quale delitto? 
I problemi signor Sindaco, come vede, sono altri, puntualmente aggirati, ignorati e minimizzati da lei e dalla sua amministrazione. 
Suvvia, Signor Sindaco, non vorrà farci credere che con quella famigerata ordinanza intendeva risolvere un problema di decoro pubblico. Sarebbe come amputare il piede per curare un callo. Ma lei di questo è perfettamente consapevole! 
Vuole forse farci credere che non ha mezzi per vigilare e perseguire chiunque (chiunque!!!!) sporca o rovina i beni pubblici? Che il fenomeno della gente di strada, per una città come Verona, che certo non ha nulla delle metropoli, è ingestibile? Non sia ridicolo, mica siamo a San Paolo, ma neanche a Milano, Roma o Napoli! Davvero pensa che la gente si beva la panzana che mangiando un panino o bevendo un té caldo, i poveri sporchino a tal punto una piazza o i giardini da renderli impraticabili? Cosa si dovrebbe dire allora di chi accompagna il cane? Certo che se dovessimo affrontare tutti questi aspetti di vita normale quotidiana a suon di ordinanze s'arriverebbe al parossismo! Scusi, ma gli addetti alla pulizia urbana si sono forse girati i pollici fino adesso? Non hanno fatto il loro dovere? E le Forze dell'Ordine o i Vigili si girano forse dall'altra parte quando qualcuno fa i sui bisogni dove non si deve? Intende forse asserire che l'Assessorato ai Servizi Sociali non ha capacità, possibilità di collaborazione, inventiva per accordarsi con le Associazioni che solitamente assistono i bisognosi affinché, a completamento del loro servizio, lascino pulito? Non ci venga a dire che i mezzi e gli incaricati per mantenere il decoro della città sono insufficienti o inefficaci. Ciò significherebbe che finora la nostra città è stata governata da incapaci. Insomma, resta il fatto che di un problema quasi di normale amministrazione lei, con quella becera ordinanza, ha voluto sollevare un polverone. Inutile? No, per lei molto utile, il polverone! 
A pensarci bene, nel suo di agire non c'è stata crudeltà verso i più poveri. No, lei ha fatto di peggio: si è servito degli indigenti per il suo tornaconto politico. Lei ha scelto non di colpire la povertà, ma di colpire i poveri.  
Don Milani diceva che fare strada ai poveri è politica, ma farsi strada con i poveri è una vigliaccata. 
Non ci illudiamo, signor Sindaco: sappiamo che dinanzi a queste considerazioni manterrà un atteggiamento beffardo. Ma anche lei non s'illuda: prima o poi viene per tutti il momento della verità. Da parte nostra, il giudizio sulla sua incapacità amministrativa nell'affrontare i problemi e l'indegnità politica rimane. 
Questa lettera aperta per ribadire la nostra indignazione per quanto accaduto, oggi come ieri. 
Per questo scegliamo di gridare ancora, con la lista L'ALTRA EUROPA con TSIPRAS, "FUORI GLI INDEGNI dall'amministrazione della Città di Verona!". 
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